29.3.13

Aspettando Primavera

Vi lascio con poche righe per salutarvi, prima di tutto, per augurarmi/ci un tempo più benevolo e primaverile, per immaginare i giorni a venire all'insegna del riposo e della serenità.


Noi partiamo domani per rientrare a breve, ma sicuramente staremo nel silenzio e la bellezza del paesaggio in questo posto fantastico, il B&B Ca' La Cornacchia, in compagnia di amici, gli stessi che suonano spesso in casa nostra.
Un abbraccio stretto a tutti voi.



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28.3.13

Albero pasquale

C'erano tutte le buone intenzioni: una bella passeggiata al parco, due meravigliosi rami da decorare, un pomeriggio di sole e tanta concentrazione.


Quando sono arrivati  i bambini tutti entusiasti hanno chiesto a cosa servissero quei rami posati a terra e lo stesso pomeriggio che ho provato i waffle per merenda, li ho anche messi all'opera con pennello e tempera. Fuori in giardino c'era un bel sole caldo, diverso da quello freddo di questi giorni, e loro si sono concentrati nei piccoli movimenti per dipingere rami sottili e dondolanti. In realtà la prima metà del lavoro è stata svolta all'insegna del litigio, in particolare Ethan reclamava perchè secondo lui Daphne aveva dipinto quasi tutti i rami: pianti e disperazione, piedi sbattuti con forza a terra e pennello abbandonato, ecco il risultato e mi soffermo a ripensare alla gestione della rabbia.


Come è difficile essere il fratello minore, sembra quasi che debba arrivare sempre a pochissimo dal traguardo senza mai superarlo. E' questo che leggo in Ethan, una venerazione mista alla gelosia di non poter essere come lei, la sorella. Alla fine lui chiedeva una soluzione che vedeva Daphne smettere di dipingere e lui finire tutti i restanti rami che ovviamente erano molto più della metà. Abbiamo comunque raggiunto un compromesso e con calma hanno proseguito il lavoro. Poi i rami sono stati lasciati ad asciugare fuori, sullo stendino, fino al giorno dopo quando ha piovuto ed ha letteralmente scolorito tutta la tempera. 


Quindi contravvenendo alla regola di iniziare e finire un lavoro, credo che questa volta i bambini non vivranno il processo completo che vede inizialmente i rami dipinti e poi colorati per Pasqua, ma l'altro processo, quello alternativo di colorare i rami e vederli poi tutti di nuovo come all'inizio. 
Forse per loro è stato comunque divertente. 
Voi avete preparato qualche decorazione per questa Pasqua? 



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26.3.13

Waffle Day

Dopo aver scoperto l'esistenza di un Pancake Day, ho scoperto che esiste anche il Waffle Day in Svezia
Era ieri. 
E anche se sono in Italia, e soprattutto sono in ritardo di un giorno, ho deciso di scrivere qualche riga, perchè come vi avevo annunciato mi sarei cimentata nella preparazione del waffle
Così è stato e sono soddisfatta del risultato, i bambini si sono divertiti a gustarlo e son già qui che cerco alternative alla prima ricetta, peraltro buonissima, trovata di getto sul web.


Gli ingredienti sono:
2 uova
250 g farina
415 ml di latte
120 ml di olio ma io ho usato appena 30 g di burro
10 g di zucchero io ho usato quello vanigliato
15 g di polvere lievitante
2 g di sale


Ho prima acceso la piastra
poi ho sbattuto le uova fino a che sono risultate morbide e spumose e ho aggiunto tutti gli ingredienti restanti fino ad ottenere un composto omogeneo. Ho distribuito il composto sulla piastra, ho chiuso e atteso fino a raggiungere un colore ambrato, ma poi mi son resa conto che aspettando più a lungo risultano più croccanti.
Ho condito con quello che di solito uso per i pancakes.


In questo caso crema di nocciole, sciroppo di mele, frutti di bosco caramellati e marmellata. Ma li voglio assolutamente provare con la panna montata, come la ricetta originale svedese, e anche se poi so che mi gonfierò come un palloncino, non importa, di qualcosa si deve pure soffrire, no? 


Ho trovato anche un'altra ricetta che assolutamente voglio provare la prossima volta perchè mi piace credere di mangiare qualcosa di salutare specie se si chiama waffle super salutare alla carota...
Sono un ottimo sostituto dei pancakes, il mio primo amore, e sto già programmando un altro barattolo in dispensa con gli adeguati ingredienti secchi, così da velocizzare i tempi al momento opportuno. 


Quelli restanti sono stati mangiati la mattina dopo a colazione con un pò di marmellata per un ottimo inizio di giornata. 
Voi avete ricette da suggerire?


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20.3.13

Passeggiata al parco

Passeggiando al parco vicino casa mia mi accorgo che stanno potando gli alberi che costeggiano il viale d'entrata, rami spogli e magri, con piccole gemme primaverili che provano a nascere, ma già con un destino segnato. Sembrano mani magre con le dita intrecciate e volte verso l'alto. 


Lascio Edoardo ad osservare da lontano il lavoro che stanno portando avanti gli operai, in alto e vicino al cielo, e mi ritrovo a pensare un proggettino per la Pasqua che sta arrivando veloce. 


Quindi ne scelgo un paio, con rami che siano armoniosi e ben distribuiti, non troppo grandi e torno verso casa, soddisfatta. Penso ad oggi pomeriggio quando coinvolgerò i bambini e li immagino già entusiasti e creativi. Io magari nel frattempo proverò per la prima volta a preparare i waffel.


Li conoscete? Li avete mai provati? Avete suggerimenti da propormi? ricette speciali?  


P.s. Ieri il festeggiamento per Papà è andato benissimo, ha indossato la sua bella corona di Giulio Cesare, il prode condottiero, e si è mangiato con gusto i pancakes preparati in suo onore e conditi con sciroppo di mele! 





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19.3.13

Auguri papà

Oggi gli auguri per la Festa del Papà sono coronati letteralmente da una fila di cuori di carta, colorati con un pastello verde e posati con cura e in fila uno accanto all'altro su un pezzo lungo di nastro adesivo fino a formare la corona di Giulio Cesare.


Il progetto è stato voluto, ideato e creato interamente da Daphne ed Ethan proprio per il loro splendido papà, che ne sarà orgoglioso, mentre accanto alla corona giaceranno pancakes caldi da offrire appena rientra in casa dopo il lavoro. 

Mi chiedo, ma cosa vorrebbe di più un papà? 



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18.3.13

Viaggiare con la mente

Il viaggio inizia da un sogno, il primo viaggio è quello che si compie con la nostra immaginazione attraverso un sogno o un desiderio e in questi giorni sto mettendo davanti a me proprio questo primo passo seppur ferma sulla mia sedia. Ho trovato con Airbnb un piccolo appartamento in affitto nel cuore di Parigi per soli 29 euro a notte e 4 posti letto, e già sogno la baguette sotto al braccio la mattina e un croissant originale per colazione. Immagino il mio naso all'insù sotto la Torre Eiffel e magari di incontrare per un caffè Daniela che seguo da tempo ma solo virtualmente.


A Edinburgo sono stata molti anni fa, anzi meglio qualche vita fa e mi piacerebbe poter sperimentare ancora quelle passeggiate nella via principale con tanti pub da un alto e l'altro della strada, ma vorrei dormire in un ostello per sentirmi giovane e spensierata e far respirare quell'aria di viaggiatore errante anche ai miei piccoli.
Ci sono camerate da 6 che per noi sarebbero perfette.


E poi mi spingo lontano, con il cuore e con gli occhi, il Brasile. Guardo i voli e rimango pietrificata dalla durata del viaggio ma so che se lì voglio andare tanto devo volare, mettendo da parte la mia paura che è andata sempre più crescendo con l'età, con il numero dei figli e non so che altro, forse è solo fisiologica. Immagino quella natura forte e dirompente accanto a tutto ciò che un paese all'avanguardia può offrire. 


Adesso però ritorno qui, sulla mia sedia, a Bologna e smetto di viaggiare, mi preparo un caffè, lo macchio con una goccia di latte e scrivo un piano d'azione dettagliato. Dove mi porterà? 


Voi sognate e viaggiate ad occhi aperti? State organizzando qualche viaggio? Quale metà vi piacerebbe raggiungere?





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15.3.13

Vi svelo un segreto

Il segreto è che ho un marito meraviglioso. 
Oltre alla mia personalissima opinione resta il fatto concreto e oggettivo che lui la mattina si alza quella mezz'ora prima di me e oltre a occuparsi delle sue incombenze prepara Daphne ed Ethan fino all'ultimo passaggio del lavaggio dei denti. Mentre io comunque sveglia rimango nel letto fino a che lui esce alle 6,45. Non invidiatemi donne e prendetelo da esempio uomini.


Tutto nasce dal fatto che essendo il papà a lui non serve ripetere mille volte la stessa cosa, viene subito ascoltato e i piccoli sanno già cosa devono fare, quando lo stesso impegno lo assolvo io alle 6,45 sono ancora lì che urlo dopo aver incitato le due piccole pesti moooolte volte. 
Se ne approfittano, sono la mamma.


Daphne di solito si perde a guardare e contemplare l'aria, assorta in chissà quali pensieri, immaginate cosa significhi la mattina prima di andare a scuola, mentre Ethan appena scende dal letto inizia a volteggiare con capriole e salti, accompagnati da urli e versi di vario tipo, che a me sinceramente fa alzare di colpo la pressione solo a vederlo.


Quindi ci pensa il mio dolce maritino con cura e naturalezza.

Come sono le vostre alzate mattutine? Tutte corse e fretta anche dalle vostre parti? E soprattutto ascoltando di più la voce del papà o della mamma?

P.s. se volete sapere come approcciarsi al lavoro a maglia con la lana insieme ai bambini oggi mi trovate da Mammafelice cliccando qui



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14.3.13

Progetti in comune

Avete progetti in comune con il vostro compagno, partner o marito/moglie? 
Certo oltre a condividere il quotidiano, che spesso sfiora l'abitudine, oltre a gestire la famiglia che a volte è un passaggio di staffetta ben funzionante, credo sia importante avere dei progetti che abbiano bisogno di un certo contributo da parte di entrambe, che siano condivisi e anche sognati. 


In questo modo si cammina insieme spingendosi nella stessa direzione, contrapponendosi a quella rischiosa possibilità di crescere insieme ma andare in direzioni opposte. 



Quante volte le coppie scoppiano perchè fermandosi non si ritrovano più uno accanto all'altro ma lontani? 
Pensate anche voi che condividere progetti e sogni sia un modo per mantenere la coppia salda? 


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12.3.13

La rabbia nei bambini

I bambini possono esprimere la rabbia in molti modi.
Quando sono molto piccoli di solito piangono più forte che possono, spesso sbattono i piedi a terra, provano a lanciare gli oggetti. Ancora non sanno gestire questo sentimento forte di distruzione e allora inscenano performace da premio oscar, sdraiandosi a terra urlanti, colpendo a pugni il pavimento e dimenandosi come indiavolati, in questi casi stringerli in un abbraccio che li contenga li aiuta molto, come anche riconoscere la loro rabbia a voce alta. 


L'aereoplanino di carta è volato dall'alto delle scale per arrivare vicino ai miei piedi dopo un litigio pomeridiano
Vi è mai capitato al supermercato? 
A me si con Ethan, che Daphne è sempre stata una bambina calma e ragionevole sin da piccola. 
In quel caso sembrava lo stessi ammazzando mentre ero semplicemente ferma e frastornata a guardarlo senza parole in quell'opera teatrale eccelsa, non ricordo neanche il motivo di tanto furore, ma ricordo il mio pensiero: ecco, è quello che ho sempre visto capitare ad altri e ora sta succedendo a me

Crescendo le esplosioni incontrollabili sono meno frequenti perchè si può far leva sul dialogo o il compromesso, ma la rabbia rimane comunque un sentimento di facile accesso. 
Vale anche per noi adulti, no?
E' sicuramente un sentimento che quando arriva travolge e può distruggere, sia un oggetto se lo scaraventiamo lontano e con forza, sia le relazioni se non riusciamo a trattenerci e andiamo oltre. 

I miei figli, i più grandi, negli ultimi tempi hanno imparato a sfogare quei momenti anche disegnando il loro sentire e io li ammiro così tanto, perchè è come se dicessero Si, io sono molto arrabbiato e non si fermassero a Ho ragione solo io
Io non credo che nei momenti in cui vedo rosso riuscirei a fare un bel disegno da offrire al mio antagonista, scoprendo il mio cuore e rendendolo così più vulnerabile. 

Ethan mi ha regalato questo suo ritratto dopo un litigio
Perchè disegnare il proprio cuore, il proprio sentire è un pò come offrirlo, non pensate? Lo leggo quindi come un segno di pace.
Ogni volta mi stupisco e penso che i bambini abbiano risorse preziose da prendere come esempio.

Vi auguro una bellissima giornata, anche se fredda, assolata, nebbiosa, ventosa che sia. 



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11.3.13

Scarpe fuori la porta

Ma voi siete quella famiglia di italiani che riesce a entrare in casa e immediatamente togliersi le scarpe? 
Noi dopo anni ci stiamo riuscendo, nonostante il primo passo uscendo di casa sia in un giardino che, in questo periodo dell'anno piovoso, risulti fangoso e coperto da un tappeto di foglie. 


E poi c'è la fretta, i tempi sono sempre stretti, ma nonostante tutto anche i piccoli hanno imparato, e soprattutto preso l'abitudine, di togliersi le scarpe e mettersi le pantofole o al massimo... rimanere scalzi!



Quando siete ospiti in casa d'altri adottate la stessa abitudine? Offrite pantofole anche ai vostri ospiti?  

Ecco, io questo ancora non sono riuscita a farlo però.

Buon lunedì carissimi.


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8.3.13

Festa della donna

8 marzo 2013.
E riscrivo questo post.

Ormai sembra non ci sia più niente da dire, si è già detto tutto, si festeggia ogni anno, per lo più un'occasione per le donne di uscire e far baldoria, ma più profondamente una data in cui ricordare che la donna, purtroppo, ancora in molte occasioni è il sesso debole.

Mi chiedo se mia figlia vedrà un mondo diverso in cui le donne siano rispettate come essere umano e non distinte in quanto genere femminile. Non ho molta fiducia in questo, ma oggi voglio comunque ricordare a tutte noi il nostro valore, il nostro infinito potenziale e voglio insegnarlo a mia figlia femmina e ai miei due figli maschi. 


La differenza di genere come ricchezza, la diversità come risorsa.
La lotta è sempre su quella linea di confine, quella sottile linea che ci vede ogni giorno e nel nostro quotidiano tentati di scivolare da una o l'altra parte. 

Noi stesse per prime, cercando il rispetto che tanto chiediamo, preoccupiamoci di rizzare le antenne quando non avviene e ricordiamolo a chi di fronte a noi lo dimentica. 
Senza paura. Senza indugio, per non essere anche noi complici.

Rispettando la nostra e altrui vita riceveremo rispetto, non viceversa.

Ripropongo un cuore per me e tutte voi.  


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7.3.13

Crescere futuri uomini

Guardando i miei figli mi rendo conto che stanno crescendo e mi sembra veramente ieri che, con il test di gravidanza in mano, mi accorgevo per la prima volta che sarei diventata madre, senza che ancora sapessi il vero significato di questa parola. Crescono e quasi non ce ne accorgiamo, e più proseguono in questo loro movimento e più si forma il loro modo di essere, in parte innato in parte formato dal loro vissuto di cui soprattutto noi genitori siamo gli artefici.


Noi genitori cerchiamo di dare sempre il meglio per i nostri figli, scegliamo la scuola migliore, proponiamo gli ambienti migliori, offriamo loro tutto il meglio possibile, ma alla fine la cosa più importante, quello che conta è la famiglia. E' lì che prende forma il loro carattere, è lì che imitano i comportamenti, è lì che trovano gli esempi da seguire, è lì che imparano a confrontarsi.



Quindi leggendo il post di Barbara, quando parla di far giocare i propri figli, e senza distinzione di genere, a pulire la casa o cucinare, mi sono fermata e ho riflettuto: io ho ben due figli maschi, quindi una bella responsabilità verso il genere femminile che li incontrerà in un futuro che appare lontano ma che, come dicevo sopra, arriva di corsa, lo so. Posso dire che metà del lavoro è già insito nel carattere di Ethan mentre Edoardo non posso ancora considerarlo in gioco: Ethan tanto è disordinato tanto adora rimettere in ordine e pulire, molto più che la sorella. 



Quando lo vedo all'opera penso che sia un tesoro: inizia perdendosi totalmente nel ritmo dell'azione, assorto e immerso nell'intento, non solo pulisce ma mette in ordine, tutto al suo posto ben disposto e con grazia. Spazza, spolvera, lava a terra, pulisce i vetri e gli specchi, svuota la lavastoviglie e spesso litiga con la sorella per apparecchiare lui quando invece è il turno di lei. Ovviamente il risultato non è all'altezza di un adulto ma spesso mi è di grande e reale aiuto, è come se rimettesse ordine anche dentro se stesso, una sorta di meditazione che lo calma e rilassa. 



Ricordo che quando studiavo ed ero agli ultimi giorni prima dell'esame si capiva soprattutto dalla casa linda e pulita che mi trovavo intorno, sistemare e pulire era un ottimo sistema per scaricare la tensione, anche se apparentemente mi allontanava dai  libri. 
Pulire e mettere ordine quindi non solo come attività sana e casalinga ma come riequilibrante del nostro centro, se portata avanti senza estremismi. 



I vostri figli maschi vi aiutano in casa, riescono a contribuire alle faccende domestiche? E soprattutto, amano farlo?


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5.3.13

Sono in ritardo

SI, sono in ritardo sul lunedì, perchè oggi è già martedì e sono in ritardo anche sulla giornata perchè di solito amo scrivere per farvi leggere presto la mattina, magari mentre state sorseggiando un caffè per svegliarvi, almeno io faccio così quando riesco a navigare tra i miei blog preferiti, ma voglio lo stesso scrivere poche righe e fare un passo avanti, senza star lì solo a pensarlo questo post.

Mi soffermo a riflettere in questi giorni, anzi forse pure troppo, guardandomi indietro, cercando di non rimanere prigioniera di questo passato che mi ha preceduto, di considerarlo solo un prezioso tesoro da osservare per trarre vantaggio per il futuro, ma quanto è difficile. 
Per certi versi ne rimango affascinata, come leggessi la vita di un'altra persona, che un pò invidio, per altri mi rendo conto dei passi da gigante che ho compiuto e non tornei mai indietro. 

Allora ho deciso che terrò presenti nel cuore tutti i progressi, le gioie, gli obiettivi raggiunti, i momenti di grande forza e determinazione, per imitarli di nuovo e renderli ancora più creativi e invece lascerò indietro, come cose vecchie e inutili, quelle sofferenze vinte, antichi punti di vista, superate attitudini, malefici modi di pensare che seppur profondamente miei ora sono illuminati e tenuti a bada, giù in fondo in fondo alla mia vita scura. 


E allora evviva me, la mia vita e il futuro. 
Con questo pensiero mi premio e mi godo una bella dose di panna cotta ai frutti di bosco e virtualmente la dedico proprio a te che leggi.


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1.3.13

Trattamento per il weekend

Per questo weekend mi/vi prescrivo un trattamento speciale, che ringiovanisce e soprattutto regala gioia, gratis, pura.



Annusare da vicino l'incavo che si crea tra la mandibola e la curva che scende giù verso il collo, ma l'incavo è quello di un bambino, penserete di perdervi in profumi di ambrosia mentre sarà solo il vostro cuore a sentirsi leggero e grato, questo è il dono che è capace di regalare ogni bambino, in particolare se la sua età tende pericolosamente e con estrema dolcezza verso lo zero. 


Solo allora potrete iniziare questo weekend con l'atteggiamento giusto.

Oggi parlo di massaggio Shantala su Mammafelice, se volete leggere cliccate qui.


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